Dedicarsi del tempo è un lusso che non tutti riescono a concedersi. La maggior parte di noi vive vite frenetiche, mangia poco o male, non fa sport, ha livelli di stress altissimi, dorme nulla e dedica poco tempo alla cura del corpo e dello spirito, non ha dei rituali cosmetici.
È un aspetto che per certi versi -diciamo pure molti- rispecchia la mia vita.
Ebbene sì, è un affare delicato a cui sto lavorando, pian pianino e coi miei tempi, già da qualche anno e la routine skincare mi ha aiutata molto a riprendere contatto con me stessa.
Avere delle routine è fondamentale per chi vive una vita frenetica e sregolata, ti concede del tempo che non credevi di avere. Tutto si organizza e si incastra e se hai la flessibilità mentale nel non restare vincolata ad una tabella di marcia, ma la rispetti con serenità, può essere davvero la chiave di volta per una vita serena e appagante.
Ho iniziato dalla routine skincare perché è la mia passione e perché il trasferimento a Milano mi aveva portata verso la dermatite e proprio non volevo saperne (avendone degli esempi in famiglia).
Ho iniziato da lì e ho arricchito i miei rituali cosmetici di tutta una serie di gesti che si rifacevano ad altre città, paesi, continenti. Leggere e approfondire per poi praticare e cercare di comprendere cosa era adatto a me, per poi condividerlo con le mie clienti, mi ha portata a raggiungere un risultato ottimale: comprendere la mia pelle, coglierne i segnali e rispondere in modo adeguato.
Questo è quanto mi propongo di insegnare a voi. Non vi dirò il mio metodo, ma vi parlerò del percorso che mi ha portato a crearlo, degli ingredienti che lo compongono, affinché ognuna possa creare il suo.
La pelle perfetta
In Giappone si chiama Kinuhada: la pelle perfettamente setosa è l’obiettivo di ogni donna, unita a capelli morbidi e lucenti.
Di fatto, la pelle perfetta è anche l’obiettivo di molte donne nel mondo, eppure questo concetto così semplice, nasconde una serie di insidie.
Cos’è la pelle perfetta? Ha effettivamente la stessa connotazione per tutte?
Se lo chiedessimo a donne di paesi diversi, risponderebbero allo stesso modo?
Se interpellassimo a riguardo, tre donne italiane, ma di età diverse, avrebbero lo stesso concetto?
Purtroppo no. Perché la pelle è legata a troppi aspetti: caste, religione, stato sociale, popolarità, finzione, razzismo.
Così il concetto di pelle perfetta, che in Giappone corrisponde ad una pelle bianca, morbida e compatta, non necessariamente si adatta ad una donna Europea o Americana.
C’è però una cosa che può accomunare tutto: il concetto di pelle sana. Quello sì che è universale, perché si basa non su una concezione personale, ma su qualcosa di scientificamente dimostrabile. In più, una pelle sana, ha degli aspetti estetici piuttosto comuni, che possono effettivamente essere assimilati nel concetto di pelle perfetta. Non sono la stessa cosa, ma una può inglobare l’altra.
Se spostassimo quindi la nostra attenzione verso ciò che alla pelle piace e non a quello che piace a noi, ci accorgeremmo che l’obiettivo di una pelle sana è molto più oculato e anche più facilmente raggiungibile, tramite i giusti rituali cosmetici.
Crea il tuo rituale
Ogni cosa ha bisogno del suo tempo e del suo spazio, anche la routine skincare. Per fare in modo che sia svolta nel modo giusto, con l’attenzione che merita e affinché porti effettivamente sollievo alla pelle e alla mente, non può e non deve essere fatta di fretta e furia, senza pensare, senza ragionare. Si può fare qualcosa in due minuti anche ragionandoci. Il tempo non cambia ma la qualità sì.
Ecco perché non ho condiviso con voi il mio rituale: è mio e si adatta ai miei tempi. Ognuna deve trovare il proprio e questi sono gli strumenti per realizzarlo.
Avete presente il rituale del tè? È una vera e propria cerimonia in paesi come India, Giappone, Cina e anche in Inghilterra.
Quando ho iniziato a pensare al mio rituale cosmetico, mi sono voluta ispirare a questo insieme di passi, di step, ognuno con il suo senso, che si susseguono in modo preciso e armonioso, con movimenti gentili e rilassanti, che ti fanno godere, senza fretta, di un momento speciale in cui il tuo io e la tua pelle sono perfettamente allineati.
Ho deciso che la mia skincare routine sarebbe stata scandita da ritmi precisi e che sarebbe stata circondata di elementi raccolti da queste antiche tradizioni.
Cosa non manca mai?
- Una luce soffusa e un profumo delicato, meglio se entrambi da una candela.
- Se riesco adoro avere dei fiori freschi oppure opto per quelli essiccati.
- Un tè o una tisana, a seconda che sia giorno o sera.
- Un’asciugamano soffice e calda, sia in inverno che in estate.
- I miei prodotti preferiti e gli accessori che mi permettono di farli lavorare al meglio.
Il tempo che mi do è di 5 minuti al mattino e 10 la sera. Un quarto d’ora in una giornata di 24 che mi permette di iniziare con grinta al mattino e di riconciliarmi con me stessa e col mondo la sera. Una buona abitudine che negli anni mi ha permesso anche e soprattutto di imparare a conoscere la mia pelle, ascoltarla, carpirne i segnali e risponderle nel modo giusto, coi prodotti giusti o con nuovi gesti. Non sempre ho il mio tè e la mia candela, specialmente se sono in viaggio, e ne sento fortemente la mancanza, perché quando si trova il giusto mix, è importante essere costanti e non cambiare.
Io mi auguro che con Lizzie e con i prodotti che verranno, voi possiate trovare il o i vostri personali rituali cosmetici, la vostra pelle sana e una riscoperta serenità.
Laura